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Ricordiamo la figura del partigiano Bruno Rizzieri

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Circolo Togliatti-Subaugusta
Pd Roma - VII Municipio
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Ricordiamo la figura del partigiano Bruno Rizzieri

Pd Togliatti Subaugusta
Pubblicato da Redazione in Celebrazioni · Venerdì 18 Apr 2025 · Tempo di lettura 4:15
Tags: BrunoRizzieri80LiberazionePartigianivialeBrunoRizzieri
80° della Liberazione
Ricordiamo la figura di
Bruno Rizzieri
Partigiano e Medaglia d’Oro V.M.

In occasione delle celebrazioni per l’80° della Liberazione, i Circoli Pd Togliatti Subaugusta e Torre Spaccata organizzano un incontro pubblico per ricordare la figura di Bruno Rizzieri, partigiano e Medaglia d’Oro al Valor Militare, morto il 30 aprile 1944, cui è intitolata la via che unisce i territori dei due circoli.

Chi era Bruno Rizzieri
Nato a Ferrara nel 1918, operaio meccanico, Rizzieri prestava servizio come aviere all’aeroporto di Forlì al momento dell’armistizio dell’8 settembre 1943.
Militante attivo nella Resistenza, fu tra i primi a far parte dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) della città. Il gruppo al quale apparteneva era guidato da Amerigo Storari, anch’egli caduto per mano fascista nel Modenese, dove si era trasferito dopo essere stato individuato.
La notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 1944, mentre era destinato a prestare servizio presso la barriera di via Porta Catena, si verificò un’esplosione sul ponte del canale Boicelli: l’azione partigiana danneggiò un pilone dell’energia elettrica che serviva l’area industriale della città.
Proprio in quella notte tragica, Bruno Rizzieri – insieme al giovane compagno Ivano Bortolazzi, detto “Pevar”, figlio dell’antifascista Leandro Bortolazzi (poi deportato in un campo di concentramento) – si trovò a transitare nella zona del Ponte dell’Impero, oggi noto come Ponte della Pace. I due furono intercettati da una pattuglia fascista appartenente alla famigerata polizia speciale comandata da Carlo Tortonesi e posta sotto la diretta autorità del Prefetto Enrico Vezzalini, entrambi tristemente noti per la violenza contro gli oppositori del regime.
Bruno, per proteggere la fuga del compagno, aprì il fuoco. Riuscì a colpire e uccidere uno dei militi fascisti, Marino Giorgi, e a ferirne un altro, prima di essere crivellato di colpi e ucciso sul posto. Il sacrificio di Rizzieri permise a “Pevar” di salvarsi.
Nel dopoguerra, i partigiani vollero onorare la sua memoria dedicandogli la 35ª Brigata Garibaldi, attiva nel Ferrarese. Per il suo coraggio e sacrificio, gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, con la seguente motivazione:
«Patriota di pura fede, primo organizzatore delle forze partigiane della sua zona, primo nelle azioni più rischiose, era di esempio per iniziativa, capacità, coraggio. Nel corso di una difficile azione di sabotaggio condotta insieme ad un commilitone, veniva sorpreso da superiori forze nemiche. Vista la gravità della situazione, faceva porre in salvo il compagno d'arme e affrontava audacemente da solo la pattuglia avversaria usando la sua arma con calma e fredda determinazione. Benché ferito, resisteva strenuamente agli attacchi nemici finché, colpito da più raffiche di mitra, immolava generosamente la sua esistenza alla causa della libertà inneggiando alla Patria.»
La 35ª brigata Garibaldi trae le sue origini da un gruppo di azione patriottica (GAP) attivo a Ferrara fin dall'inizio del 1944 in azioni di sabotaggio delle linee ferroviarie e di attacco ai centri di comando tedeschi. La brigata, sotto la guida di Gino Lambertini (alias Dante), coadiuvato dal commissario politico Giovanni Guerzoni (alias Libero), fu organizzata in distaccamenti intitolati ad altrettanti caduti. Dopo la liberazione di Ferrara il comando della 35ª brigata si insediò nella casa che era stata la residenza di Giorgio Bassani al numero 1 di via Cisterna del Follo.

Programma dell’evento
Saluti istituzionali con la partecipazione del Presidente del VII Municipio Francesco Laddaga, del Vice Presidente del VII Municipio, Marcello Morlacchi , dell’assessore alla cultura del VII Municipio Riccardo Sbordoni. È previsto un intervento della prof.ssa Graziella Caselli, cugina di Bruno Rizzieri, che condividerà ricordi e testimonianze sulla figura del partigiano.
Saranno inoltre presenti una rappresentanza del ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, del ANPPIA – Associazione Nazionale Politici Perseguitati Italiani Antifascisti e rappresentanze delle associazioni del territorio e comitati di quartiere.
I segretari dei circoli Nicola Petruzzi - Togliatti Subaugusta e Patrizia Gentile - Torre Spaccata, accoglieranno i partecipanti presso una postazione nel luogo dell’iniziativa, con materiale informativo e documentazione messa a disposizione di tutte le cittadine e i cittadini che vorranno partecipare a questo momento di memoria condivisa, organizzata per onorare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia.
Ricordare Bruno Rizzieri significa riaffermare i valori dell’antifascismo e della Repubblica, fondamenta della nostra convivenza civile. Per non dimenticare. Per costruire insieme il futuro. Perché la Democrazia è sempre Lotta per la Democrazia.
v 80° della Liberazione - Ricordiamo la figura di Bruno Rizzieri
v Mercoledì 30 aprile | ore 18:30
v Viale Bruno Rizzieri angolo via Antonio Ciamarra


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