Sicurezza è giustizia sociale, non repressione. Il nostro no al Decreto Sicurezza.
Pubblicato da Direttivo in Comunicati · Venerdì 30 Mag 2025 · 3:30
Tags: Decreto, sicurezza, giustizia, sociale, no, repressione, diritti, costituzionali
Tags: Decreto, sicurezza, giustizia, sociale, no, repressione, diritti, costituzionali

COMUNICATO
Sicurezza è giustizia sociale, non repressione. Il nostro no al Decreto Sicurezza.
Il Circolo PD Togliatti Subaugusta denuncia con determinazione il carattere profondamente illiberale e ideologico del cosiddetto Decreto Sicurezza (D.L. 11 aprile 2025, n. 48), approvato dalla Camera con voto di fiducia, in un quadro di compressione del dibattito democratico e di esautorazione del Parlamento.
Siamo di fronte non a un provvedimento emergenziale, ma a un vero e proprio atto di torsione dell’impianto costituzionale della Repubblica, perseguito in nome della propaganda e del controllo, non della tutela effettiva della sicurezza.
Questo decreto non solo non garantisce maggiore sicurezza, ma produce esattamente l'effetto contrario: aggrava le diseguaglianze, comprime le libertà fondamentali, esaspera la marginalizzazione sociale e introduce nel nostro ordinamento una proliferazione repressiva di reati che colpiscono i più fragili, i migranti, chi manifesta, chi disobbedisce per giustizia.
Dietro l’apparenza di efficienza si cela un attacco mirato a specifici articoli della Costituzione: si svuotano l’articolo 13 sulla libertà personale, l’articolo 16 sulla libertà di circolazione, l’articolo 17 sulla libertà di manifestazione, l’articolo 21 sulla libertà di espressione, fino a violare in radice l’articolo 3 sull’eguaglianza sostanziale dei cittadini, trasformando il disagio economico e sociale in pericolo pubblico, e lo straniero in bersaglio giuridico.
Il governo, con questo decreto, sceglie di governare con il codice penale e non con la politica, scegliendo la repressione al posto della mediazione, la paura al posto della coesione, la propaganda al posto della giustizia. Ogni articolo della norma approvata – dalla criminalizzazione dell’occupazione di immobili alla punibilità delle manifestazioni non autorizzate, fino al daspo urbano e alle espulsioni automatiche per reati minori – è ispirato a una logica autoritaria di intervento penale anticipato, sospensione delle garanzie e costruzione del “nemico interno”.
Non è una legge per rendere le città più sicure, ma per rendere i cittadini più controllati. Non è uno strumento per rafforzare la legalità, ma per disinnescare il dissenso. È il tentativo di consolidare un nuovo ordine sociale basato sull’obbedienza, sul silenzio e sulla discriminazione.
Come Circolo del Partito Democratico, rivendichiamo una visione opposta della sicurezza: - sicurezza come inclusione, come diritto alla casa e al lavoro, come garanzia dei diritti sociali e civili, come prevenzione e non come punizione. Non accettiamo che i giovani ambientalisti, i lavoratori in sciopero, i migranti e le persone senza dimora vengano trattati come pericoli pubblici. Non accettiamo che il Parlamento venga ridotto a passacarte del governo con l’ennesima fiducia imposta. Non accettiamo che la Costituzione venga deformata da chi giura di difenderla e poi la piega alla propaganda.
Questo decreto va rigettato nella sua interezza, perché rappresenta una negazione implicita dei principi costituzionali, una distorsione sistematica del diritto, una traduzione autoritaria di un bisogno di sicurezza che viene scientemente manipolato a fini propagandistici. Non esiste alcun margine di mediazione, alcuna parte salvabile, alcuna giustificazione di contesto che possa attenuarne la gravità politica, giuridica e morale.
Il suo impianto è incompatibile con lo Stato di diritto, con l’uguaglianza sostanziale, con la libertà di manifestare, con il diritto all’esistenza delle persone più fragili. È un testo ideologico, costruito per dividere e per colpire, non per proteggere. È un prodotto di potere, non una risposta democratica. È un attacco deliberato alla legalità costituzionale, mascherato da legge.
Il Circolo PD Togliatti Subaugusta esprime una netta, radicale, irriducibile contrarietà a questo decreto: per il suo contenuto repressivo, per la sua matrice politica illiberale, per la sua funzione intimidatoria verso il dissenso e la marginalità. Non è solo una legge sbagliata. È una legge ingiusta. E come tale, non può che essere rifiutata in blocco, con la forza della ragione democratica, guidati dai principi della nostra Costituzione.
Roma, 30 maggio 2025
Il Circolo PD Togliatti Subaugusta